• Pubblicata il 31/07/2017
• Autore: ROBBY SOLO
• Categoria: Racconti etero

HO SCOPATO UNA MUSULMANA - 3° tempo - città Macerata - Savona Trasgressiva

HO SCOPATO UNA MUSULMANA - 3° tempo - città Macerata

- Grazie, ma Egitto difficile uomo sposa donna divorziata se figli...
- Aisha, qui siamo in Italia, mica in Egitto! Da noi ci sono più separati e divorziati che sposi regolari, e moltissimi trovano un nuovo partner, anche se hanno dei figli. Padre e madre hanno gli stessi diritti e ne condividono l'educazione e il mantenimento.
- Capito quasi tutto, ma islam diverso vostra religione. Io ribelle, mio marito ripudiato me colpa altra giovane femmina egiziana sottomessa.
- Povero imbecille, non sa cosa si è perso. Per me sei una donna meravigliosa e se potessi...
- Davvero? Tu con vecchia femmina musulmana?
- Vecchiaaa? Ma se sei una figa da paura!
- Figa... paura? No capisco...
- Non importa... allora posso invitarti a pranzo? Finora, per il tè, mi hai sempre invitato tu...
Dalla fessura del burqa, anzi del niqab, i suoi occhi lucenti mi hanno osservato per qualche istante. Dopo tutto l'interesse che avevo dimostrato nei suoi confronti, come ogni donna intelligente, sapeva che accettando forse avrebbe ricevuto delle avances, ma ha accettato.
Io, lei e la sua immancabile borsa siamo entrati da me. Si è guardata intorno e ha detto:
- Bello! Tuo appartamento molto diverso mio...
- No, è solo che ho fatto dei miglioramenti...
- Può usare bagno?
- Certo, vai pure. E' alla fine del corridoio, come da te...
Immaginavo che si sarebbe tolta il niqab e infatti, preso il ricambio dalla borsa, è tornata in cucina in camicetta, gonna estiva e capelli acconciati con la coda. Ogni volta che faceva questa trasformazione, mi si drizzava l'uccello. Attenzione, non era una superfiga, ma una donna di 35 anni un po' in sovrappeso, con pancetta e fianchi abbondanti. Però il contrasto col mistero del niqab e il viso particolarmente grazioso, ai miei occhi, la rendevano sexy nascondere l'erezione, ho detto che andavo in bagno a urinare e ho visto che aveva dimenticato quello strano vestito appeso all'attaccapanni sulla porta. L'ho sollevato e sotto c'erano un paio di mutandone elastiche. Non ho resistito alla tentazione di annusarle nella zona dell'inguine. Erano un po' macchiate e ho sentito chiaramente l'odore eccitante della sua figa egiziana. Allora ho tirato fuori il cazzo ancora in tiro e gliel'ho strofinato sopra cominciando a farmi una sega, ma Aisha ha bussato alla porta.
- Roberto, scusa me. Dimenticato vestiti...
- Ah sì, un attimo, esco subito...
Ho premuto lo sciacquone, lavato un po' le mani e ho aperto. Lei ha guardato l'attaccapanni e ha subito notato che le mutandone stavano sopra e non sotto, come le aveva lasciate. Sorridendo, ha dato un rapido sguardo anche alla fessa dei miei pantaloni, gonfia come se contenesse una salsiccia, anzi un wurstelone di pollo, perchè le musulmane non mangiano carne di maiale.

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